Perché tutti parlano del’evento del 5 settembre?

Il 5 settembre 2020 sarà una data storica, in cui, da tutta Italia, le donne e gli uomini liberi si recheranno nella Capitale, per restarci ed auto determinarsi, senza alcuna divisione di parte, finalmente come Popolo, a cui nessuno può togliere, in maniera impunita, la propria sovranità e le proprie libertà.

E soprattutto nessuno potrà manovrare più la salute e la vita dei bambini.

Saremo a Roma, contro i palazzi del potere, contro la dittatura sanitaria, finanziaria e giudiziaria. Contro questo sistema asservito all’Oms.

Il primo passo e’ la cancellazione delle leggi “LORENZIN” e “AZZOLINA” che stanno negando i diritti dei bambini in Italia.

Il nostro raduno dimostrerà al mondo intero che in Italia è iniziata una lotta per la liberazione nazionale, una rivoluzione che riporterà la nostra Nazione al posto che merita.

CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO

“Salviamo i bambini dalla dittatura sanitaria” è un gruppo, che oggi conta 25.000 iscritti, nato su Facebook il 6 giugno 2020, spontaneamente, in supporto di tante mamme italiane, che hanno sentito la necessità di unirsi e agire, con strategie e azioni concrete, per opporsi all’applicazione delle leggi “Lorenzin e Azzolina” e a qualunque altra angheria, che possa danneggiare la salute e il benessere dei bambini.

La rete di informazione e coordinamento del gruppo, e di tutti i movimenti/associazioni che si aggregano, è gestita, sia a livello nazionale che regionale, su gruppi regionali e su un canale nazionale della piattaforma Telegram, per comunicare le informazioni più importanti e le azioni da compiere sul territorio.

Il canale nazionale Telegram è il mezzo ritenuto più adatto per:

  • raccogliere tutte le adesioni all’iniziativa,
  • distribuire sui territori regionali le informazioni relative all’organizzazione dell’evento, a partire dalla logistica,
  • comunicare le informazioni contemporaneamente a tutti gli iscritti.
  • Clicca qui per iscriverti al Canale telegram

Il gruppo non ha finalità politiche ed è costituito da genitori, nonni e da tutti coloro che,  avendo a cuore i bambini e il loro futuro, supporta il POPOLO DELLE MAMME, in questa indifferibile azione di autodeterminazione, prevista a Roma, per il 5 settembre 2020.

Noi partecipanti riteniamo che il Governo stia illegittimamente limitando le libertà personali e i diritti inalienabili dei cittadini, previsti dai trattati internazionali e garantiti dalla Costituzione. Tali limitazioni danneggiano soprattutto la fascia più debole della nostra società, i bambini.

Il 5 settembre 2020 sarà una data storica, in cui, da tutta Italia, le donne e gli uomini liberi si recheranno nella Capitale, per restarci ed auto determinarsi, senza alcuna divisione di parte, finalmente come Popolo, a cui nessuno può togliere, in maniera impunita, la propria sovranità e le proprie libertà.

E soprattutto nessuno potrà più manovrare la salute e la vita dei bambini.

Saremo a Roma per liberarci dalla dittatura sanitaria, finanziaria e giudiziaria e da questo sistema asservito all’Oms.

Il nostro raduno dimostrerà al mondo intero che in Italia è iniziata una lotta per la liberazione nazionale, una rivoluzione che riporterà la nostra Nazione al posto che merita.

Il 5 settembre sarà lotta e vittoria.

Vittoria certa perché, dopo decenni, il popolo ha ritrovato un’unità mai avuta.

Cancelleremo le ideologie e la partitocrazia corrotte e la regia occulta, che ha tenuto il Popolo diviso e sottomesso.

il 5 settembre comincia il raduno… una nuova alba per l’Italia.

Un’Italia che grida libertà, senza mascherine e senza lockdown, senza vaccinazioni di massa e dice “NO” al controllo totale.

A Roma il 5 settembre saremo un fiume in piena.

Saremo lieti se vorrai FAR PARTE DI NOI, attivamente, insieme ai Tuoi collaboratori, amici e parenti, unendoTi al raduno a Roma il 5 settembre 2020.

Il 5 settembre sarà lotta e vittoria.

Vittoria certa perché dopo decenni il popolo ha ritrovato un’unità mai avuta.

Contro le ideologie e la partitocrazia corrotte, contro la regia occulta che ha tenuto il Popolo diviso e sottomesso.